Ecco perché il Fantasy Sport non è un gioco d’azzardo

Alessandro Termenini Pubblicato il 8 Agosto, 2016

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Avete mai sentito parlare del Fantasy Sport? Se non avete mai avuto l’opportunità di cogliere questo trend del momento, sappiate che – sinteticamente! – è una sorta di evoluzione del Fantacalcio: ci si iscrive, si crea la propria squadra rispettando il budget predeterminato e la si schiera, settimana dopo settimana, per poter guadagnare più punti degli avversari e, così, sperare di vincere il premio finale.

Attenzione, però, a non confondere i Fantasy Sport con i giochi d’azzardo. Contrariamente a quanto si possa superficialmente ritenere, i Fantasy Sport non sono equiparabili alle slot online, considerato che si tratta di veri e propri giochi di abilità: ai manager delle varie squadre è infatti richiesto di destreggiarsi tra statistiche, fatti, teorie di gioco e tanto altro.

Ne è dimostrazione che, sul web, esistono migliaia di siti web, magazine e pubblicazioni che cercano di sintetizzare le principali strategie dei fantasy sport, consentendo ai neofiti di costruirsi un bagaglio di conoscenze e di competenze utili per poter gareggiare nel migliore dei modi, e ai più esperti per aggiornarsi e affinare le proprie strategie.

A ulteriore conferma del fatto che i Fantasy Sport non devono essere confusi con i giochi d’azzardo, il fatto che i legislatori nazionali abbiano separato tali giochi di abilità dai “gambling” generici, come il poker online o le slot machine.

Ancora, si noti come una buona parte dei Fantasy Sport sia accessibile gratuitamente, senza che pertanto l’utente abbia la necessità di puntare del denaro a titolo di quota di iscrizione.

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